Il dramma della Flobert a Sant’Anastasia nell’impegno dell’Associazione Fabbrica Vesuviana

Un’associazione anastasiana denominata “Fabbrica Vesuviana” il 5 dicembre alle ore 18 nell’aula consiliare presso il Comune della città vesuviana riporta alla memoria il dramma che vissero gli anastasiani in un giorno di aprile del 1975 quando, nella contrada Romani, scoppiò la Flobert, fabbrica di fuochi d’artificio, passata alla storia anche per la canzone che ne seppe descrivere il dramma struggente e forte di chi perde la vita sul posto di lavoro.

di alice luzzato fegiz


Nascono in un anno, mediamente, sempre molte associazioni anche a Sant’Anastasia. Ci piace però riportare di esse l’attività dell’Associazione Fabbrica Vesuviana che proprio in questi giorni sta divulgando il merito ed i contenuti di una iniziativa che “scava” dentro la memoria dolorosa degli anastasiani con un tema, la sicurezza sul lavoro, che p tutt’altro che obsoleto. Di lavoro si muore per la disattenzione sulle norme di sicurezza, per un lavoro che spesso è in nero e quindi senza nessuna tutela su cantieri o fabbriche che ancora oggi restano clandestini. E c’è una data, nella storia di Sant’Anastasia, segnata dal nero del lutto e delle morti di quei giovani lavoratori che erano alla contrada Romani. Un tragico evento che passò alla storia anche grazie ad una canzone, una ballata triste che un grande musicista di Pomigliano, Salvatore Alfuso, detto Scià Scià, fondatore anche delle “Nacchere Rosse” ebbe modo di scrivere e di musicare assieme al suo gruppo. L’eco di quella canzone è rimasto immutato, cantato da altri gruppi storici di Pomigliano, da “i Zezi” ai “Raracanova” fino al grande impegno di Enzo La Gatta, vero cultore musicale impegnato nel ricupero della memoria. Fu suo il merito di coinvolgere il Nobel Dario Fo, Enzo Gragnaniello e tanti altri artisti proprio sul tema della Flobert. Oggi ci piace riportare ciò che la brava ed attenta collega giornalista Antonella Scippa, sta facendo con l’Associazione Fabbrica Vesuviana che annovera altri anastasiani carichi di valori e di impegni sociali.

“L’Associazione Fabbrica Vesuviana – scrive Antonella Scippa – partendo dalla tragedia della Flobert dell’11 aprile 1975, si propone di far accrescere nella popolazione anastasiana un’attenzione alle tematiche legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ma anche in quella della vita di tutti i giorni (casa, scuola, palestre, luoghi di incontro, ecc). Attraverso una serie di iniziative, differenziate per i vari target d’utenza (bambini e ragazzi, lavoratori, datori di lavoro, ecc) si creerà un percorso di crescita culturale e professionale, che culminerà con la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Flobert. Al termine della presentazione del 5 dicembre, sarà possibile iscriversi alle giornate di formazione gratuita valide come aggiornamento per RSPP, ASPP, preposti e lavoratori”.

Al lavoro dell’Associazione Fabbrica Vesuviana indirizziamo il nostro apprezzamento e l’augurio che un impegno così importante possa andare avanti. Intanto, ci piace ripescare il bel lavoro che Enzo La Gatta ha compiuto in questi anni per non consentire che una memoria collettiva andasse persa.

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