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Colori pastello, la leggerezza e la vaporosità tipica di altre tecniche pittoriche. Oli su tela, grandi formati e tutte le sfumature di un’artista a tutto tondo che sa mischiare ai toni delicati del pregio artistico femminile un carattere che va definendosi nello sguardo di chi quelle opere guarda. Filomena Piccolo, anastasiana doc che dalla maturità artistica ad oggi ha prestato volentieri il suo estro creativo, in un duraturo e bel legame umano e familiare, anche a prodotti musicali d’etichetta KonSequenz, esporrà, nel week-end del 10 e 11 febbraio, le sue opere presso la Congrega delle Anime del Purgatorio che è in piazza Trivio a Sant’Anastasia negli spazi gestiti ed animati dall’Associazione “La Via della Bellezza” che proprio quella congrega salvò dal degrado e dall’abbandono.
La descrizione a corredo di un evento che, confidiamo, possa suscitare la curiosità e l’interesse di un pubblico numeroso pur non abituato nella cittadina vesuviana a mostre d’arte e opere pittoriche che fanno “viaggio”, recita che “le opere di Filomena Piccolo sono caratterizzate da immediatezza di fruizione, leggerezza del tratto, originalità costruttiva. Le sue figure sembrano sospese tra nubi di colore, immagini oniriche, quasi svanenti, che la fantasia riesce facilmente a completare. Ispirate a forme note, studi del corpo, sono prevalentemente dipinte ad olio su tela, laddove i colori pastello sembrerebbero suggerire una leggerezza e vaporosità tipica di altre tecniche pittoriche. L’evanescenza degli sfondi ha fatto parlare di una sorta di ‘fantasia di sparizione’, dove i piani prospettici si dissolvono, e le gerarchie assumono le forme fantasiose del sogno. Più di recente ha prodotto opere di grande formato, usando tecniche miste in rilievo, e reticoli d’oro che donano luce e trasparenza a sfondi astratti e coloratissimi”.
Sin qui qualche dettaglio dei diversi piani d’osservazione che i colori, le forme e le tecniche messe in atto da Filomena Piccolo sono capaci di evocare. Una cifra pittorica che aiuta chiunque riesce a mettersi in “ascolto”, lo sguardo fugace come quello più attento affinché qualcosa, senza nemmeno volerlo, riesca ad insinuarsi dentro i pensieri per suggerire nuovi orizzonti, dare i colori ad emozioni che sembrano perse. Sono anche le opere della maturità artistica di chi pure ha rifuggito, in questi anni sul territorio dei propri natali, qualsiasi frontiera diretta e pubblica che potesse mettere in mostra parti di sé e delle proprie opere che sono tante e hanno suggellato tutti i diversi momenti umani ed artistici di questi anni. Filomena Piccolo è nata a Sant’Anastasia (Napoli) il 21 gennaio 1969. Durante gli studi ha conosciuto il suo compagno di vita, Girolamo De Simone, il musicista e compositore anastasiano con cui Filomena Piccolo ha stretto, negli anni, un sodalizio umano e culturale intenso e forte originando magnifica prole e “raccolti” artistici e culturali che fanno sintesi. Dopo aver conseguito il diploma di maturità artistica Filomena Piccolo si è dedicata al design ed alla pittura, esponendo principalmente in mostre collettive. Entrata nella factory di KonSequenz ha contribuito a crearne l’immagine attraverso i suoi dipinti, pubblicati sulle copertine dei dischi, nel sito e sull’omonima rivista. Nel 2008 un suo bozzetto è divenuto logo e annullo filatelico dell’evento nazionale “Di risonanze eccelse”, tenutosi a Sorrento per il Ministero dell’Università e della Ricerca. Recentemente ha esposto un suo ‘ovale’ che riproduce il volto di una Madonna presso i Centri “Terre Blu” (Caserta, 2023) e “Ethos & Nomos” (Napoli, 2024). Le sue opere saranno esposte sabato 10 febbraio dalle 18 quando all’opening del vernissage seguirà una performance musicale del giovanissimo Domenico De Simone. Nella giornata di domenica 11 febbraio le opere potranno essere visitate dalle ore 10 alle 13,30. La mostra pittorica dal titolo “di Oro e di Luce” di Filomena Piccolo è stata possibile realizzarla grazie alla disponibilità dell’Associazione “La Via della Bellezza” che vede l’impegno di alcuni anastasiani di diverse professioni e sensibilità tutti vocati all’idea che “la vita senza bellezza è irrimediabilmente angusta“. Tanto più se si vive in certe province d’Italia dove l’idea stessa della bellezza che può venire da molte parti e farsi unità e comunità viene insidiata nel quotidiano in mille modi e supponenze.
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