Chi conosce Giuseppe Fornaro, consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sa bene della sua tenacia e della caparbietà con cui, in un territorio difficile, porta avanti iniziative lodevoli. Mai subordinato al potere politico locale, ha animato in questi anni il bisogno di terzo settore e di volontariato a Sant’Anastasia. Così con l’inaugurazione delle attività e della sede di CIVES, acronimo che indica anche l’idea (inedita) ed il progetto di dar vita ad “Centro Integrato per la Valorizzazione Etnica di Sistema”. Come dire, ciò che a Sant’Anastasia non è mai esistito, e cioè una rete che sappia fare collegamento tra realtà diverse, potrebbe venir fuori proprio a partire dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della quale Giuseppe Fornaro è storico componente e oggi anche consigliere nazionale. Voleva un luogo non collegato a nessun padrone di turno, voleva stare lontano dalla politica settaria e da questa o quell’amministrazione comunale e così è stato. Ha scovato, assieme ai suoi diversi collaboratori, nel suo quartiere storico che è anche il nucleo della cittadina che era. In mezzo al rione di Capodivilla per essere resistenza e sogno in tempi molto bui.
Sta di fatto che è iniziata così, domenica 24 ottobre, la nuova avventura dello sportello CIVES. Una sede tutta messa a nuovo e resa funzionale per i servizi che dovrà offrire con l’utilizzo di “ZERO” fondi pubblici. Nessun sostegno chiesto o voluto per diventare poi “servi” del potere di turno che spesso è squallido e sempre di parte. Tanto è bastato già per indicare ciò che gli altri (i vedenti) non vedono affatto. Anzi. Che vedono in direzioni del tutto sbagliate. Da domenica 24 ottobre CIVES, a Sant’Anastasia, racchiude l’esperienza di più e diverse associazioni: l’Unione Italiana Ciechi, la Real Vesuviana, la Solid’Arte ed ADAC. Come dire un mescolamento di nobili fini, di sogni e bisogni, di strette collaborazione con diverse realtà associative come la cooperativa ECO e l’ente di formazione RESET.
A tagliare il nastro della sede è stato l’On. Paolo Russo – socio onorario dell’Unione Italiana Ciechi. C’erano anche i consiglieri della sezione di Napoli dell’Unione Italiana Ciechi, i presidenti delle associazioni ADAC, Solid’Arte, F.A.N.D. Campania ed Abili alla vita, il Comandante dei Carabinieri di Sant’Anastasia. “Oggi – ha affermato con emozione Giuseppe Fornaro – è stata una giornata memorabile che rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo della storia delle associazioni presenti sul nostro territorio. Un doveroso ringraziamento va alla mia famiglia che, incessantemente, mi supporta e mi sopporta, subisce i miei stati d’animo, le mie arrabbiature, le preoccupazioni e comprende le mie manchevolezze nei suoi confronti per dedicare tempo all’associazione. Inoltre, e assolutamente non meno importante, un ringraziamento – veramente fatto col cuore – va invece ai nostri volontari, vera anima dell’associazione. Senza di loro, non avremmo ragione d’esistere. In quanto consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ciechi, m’impegnerò profondamente affinché le idee nate sul nostro territorio possano arrivare in tutta Italia.”
CIVES offrirà un’assistenza piena su tantissime tematiche che condizionano la vita famigliare di tante persone con disabilità e non. Darà un concreto supporto a coloro che sono nel bisogno, avrà connessioni con il mondo della scuola, si costituirà come un luogo di formazione. Il progetto è ambizioso ma non si scoraggia né Giuseppe Fornaro né il nucleo storico dell’UICI anastasiana che lavora da anni con entusiasmo e passione. Servirà incrociare le dita, auspicare i migliori sodalizi, confidare che nessuno spari contro né che la città di Sant’Anastasia abbia altri spiacevoli colpi di scena o faccia altre scelte sbagliate. Intanto Giuseppe Fornaro, da buon napoletano, sin dal giorno della inaugurazione del progetto e della sede porta con sé il più classico degli amuleti contro le iettature. Non si sa mai… . Lunga vita a CIVES.